Il sistema

Le continue evoluzioni tecnologiche rendono il Sistema Access Floor di Nesite un prodotto indispensabile per la costruzione di “Edifici intelligenti” e quindi per creare “Ambienti di lavoro attivi” pronti ad adeguarsi a tali cambiamenti.

Grazie alle proprie caratteristiche di flessibilità e versatilità, il Sistema Access Floor di Nesite offre quindi al progettista ampia “Libertà Progettuale” proponendo numerose versioni di pannelli, materiali di copertura e strutture portanti, che rispondono a precise normative, fornendo Certificati Ufficiali per i più delicati aspetti tecnici, quali:

• resistenza e reazione al fuoco
• caratteristiche meccaniche (carichi concentrati e distribuiti)
• caratteristiche elettriche (conduttività, antistaticità)
• caratteristiche acustiche
• caratteristiche antisismiche

preventivi edili

I pannelli

Nesite possiede l’esperienza e il know-how necessari per proporre pannelli di elevato valore estetico e funzionale, con anima in truciolare di diverse densità, in materiale inerte, ovvero con accoppiamento dei due, in grado di rispondere a diverse esigenze acustiche e meccaniche, e testati per supportare i vari tipi di rivestimenti presenti nel mercato della pavimentazione tradizionale, dai più economici, i laminati plastici, ai più pregiati, ceramiche e legni, marmi e graniti, passando attraverso i classici vinili e linoleum, gomme e moquette.

Le proposte di Nesite sono tutte sviluppate in collaborazione con i principali produttori dei rivestimenti, selezionati dall’Ufficio Ricerca & Sviluppo aziendale in base a criteri estetici e tecnologici.
Una serie di pannelli con superficie superiore in alluminio o acciaio consente di utilizzare coperture auto posanti di qualsiasi genere.
Materiali speciali quali il vetro e l’acciaio, da soli o tra loro combinati, sono per Nesite prodotti di serie.

Pavimenti sopraelevati

Le strutture

Il Sistema Access Floor di Nesite è completato dall’offerta di 6 diversi tipi di struttura, di proprio brevetto e propria produzione, dal più semplice senza traversi, della famiglia MP, (Multi Purpose) ovvero prevedendo l’utilizzo di vari traversi a seconda delle portate richieste, fino al sistema SSH, ad unica vite centrale, che consente elevata velocità di posa per grandi quantitativi.


Gli accessori

preventivo gratuito veloce

Al fine di utilizzare a pieno le potenzialità del Sistema Access Floor, Nesite ha predisposto una serie di accessori che consentono di completare l’offerta all’utilizzatore finale, accessori che vanno dai setti sottopavimento alle rampe o gradini.

In particolare per ottimizzare lo sfruttamento dell’impiantistica sotto pavimento sono previsti ad esempio sportelli, torrette (per l’impiantistica elettrica), griglie e pannelli metallici forati per il passaggio aria.


Il servizio

Uno degli aspetti che caratterizzano il 'Sistema Access Floor di Nesite' è il servizio che l’azienda mette a disposizione del cliente per la migliore utilizzazione del sistema stesso. Tutte le fasi dalla progettazione all’assistenza post-vendita sono punti di forza che consentono a Nesite di offrire alla clientela molto di più della semplice fornitura di un prodotto.

 

preventiviit

Isolamento e comfort acustico

Il pavimento sopraelevato, sottoposto a calpestio, genera un rumore più o meno intenso che può dipendere:
- dalla massa e rigidità del pannello
- dal materiale di rivestimento dello stesso
- dalle caratteristiche della struttura di sostegno e relative guarnizioni.

Il rumore generato viene trasmesso attraverso la soletta di appoggio agli ambienti sottostanti
(prova normalizzata ISO)

pavimenti sopraelevati s

Isolamento e comfort acustico


Schema prova

 

a) in tale situazione, il rumore da calpestio si sente nell’ambiente
sottostante.
La riduzione del rumore è notevole.

 

 

b) qui invece il rumore è udito nello stesso ambiente.
Il livello del rumore è leggermente superiore a quello di
un pavimento tradizionale.
Scegliendo i materiali più idonei, e con un’accurata
progettazione, tale differenza si attenua sempre più.

sopraelevati pavimenti

Le misure fondamentali come parametri di confronto


Isolamento e comfort acustico

La prova “a” è normalizzata. Si confronta il rumore nell’ambiente di ascolto sottostante, avendo al piano superiore una volta il pavimento sopraelevato e una volta il pavimento tradizionale.
L’influenza del rivestimento di calpestio è uno dei parametri chiave.
La prova “b” non è normalizzata. Si misura il rumore nello stesso ambiente.

 

Il rumore è praticamente influenzato all’80% dal tipo di copertura, il restante 20% dal peso del pannello. In tale misura non è possibile fare confronti con un pavimento tradizionale perché non esiste prova, attualmente, che quantifichi esattamente tale rumore.
Sostanzialmente si può avere una situazione del genere, visualizzata dalla grandezza delle frecce ad indicare il livello di rumore generato.

Resistenza meccanica

 

Intesa come la capacità di un pavimento di resistere, flettendosi, ad un dato carico che grava su di esso.

SITUAZIONE NORMATIVA

La normativa europea di riferimento del settore pavimenti sopraelevati è la EN 12825.
Per quanto riguarda l’Italia, prima dell’introduzione della nuova normativa europea ci si riferiva al pacchetto di norme UNI 10465, UNI 10466, UNI 10467, UNI 10467-1, UNI 10467-2, UNI 10467-3, UNI 10467-4 e UNI 10467-5.

CARICO CONCENTRATO
Le due normative si differiscono sostanzialmente per il “criterio principale di riferimento” come segue:
- per la precedente UNI 10466 è il “carico di esercizio” garantito con una freccia ≤ 2,5 mm e un coefficiente di
sicurezza ≥ 2.
- la normativa europea EN 12825 invece, dovendo armonizzare tutti coefficienti di sicurezza previsti dagli stati membri in ambito nazionale, si riferisce al parametro univoco comune del “Carico Massimo di Sicurezza” (molto prossimo al carico di rottura). Tale carico è inteso come il carico massimo concentrato al quale il sistema può resistere sul suo punto più debole per almeno 5 minuti senza collassare (a prescindere dalla freccia).
Tale carico diviso per il coefficiente di sicurezza previsto dallo stato membro in ambito nazionale determina il “carico
di esercizio”.
Esempio: un Carico Massimo di Sicurezza 9 kN viene classificato come segue:
In Germania, Italia, Francia, dove il coefficiente di sicurezza è 2 esprime un “carico di esercizio” di 9 / 2 = 4,5 kN
In Inghilterra, dove il coefficiente di sicurezza è 3 esprime un “carico di esercizio” di 9 / 3 = 3 kN

Riguardo alla freccia la norma europea prevede 3 classi:
A = freccia ≤ 2,5 mm               B = freccia ≤ 3,0 mm               C = freccia ≤ 4,0 mm

 

EN 12825 - Carico Massimo di Sicurezza
freccia ≤ 2,5 - 3 -4 mm / coefficiente di sicurezza
previsto dallo stato membro in ambito nazionale

UNI 10466 - Carico di Esercizio
freccia ≤ 2,5 mm / coefficiente di sicurezza ≥ 2

classe 1 = carico massimo ≥ 4 kN

classe 1: kN 2 = 200 kg circa carichi leggeri

classe 2 = carico massimo ≥ 6 kN

classe 2: kN 3 (=300 kg circa) carichi medi

classe 3 = carico massimo ≥ 8 kN

classe 3: kN 4,5 (=450 kg circa) carichi pesanti

classe 4 = carico massimo ≥ 9 kN

classe 4: carichi speciali, da definire in sede di progetto,
comunque > 4,5 kN (>450 kg)

classe 5 = carico massimo ≥ 10 kN

 

classe 6 = carico massimo ≥ 12 kN

 

 

CARICO DISTRIBUITO
Sia la normativa europea EN 12825 che la UNI 10466 non prevedono prove di carico uniformemente distribuito.

Tale carico viene ancora oggi dichiarato in quanto per consuetudine nel settore edilizio ci si riferisce con lo stesso parametro alla portata dei solai.
Un pavimento sopraelevato presenta normalmente, al carico distribuito, una resistenza superiore a quella del solaio (o soletta) su cui poggia; per tale motivo questo parametro non viene contemplato dalle attuali norme del settore pavimenti sopraelevati. E’ perciò di maggiore importanza, per una valutazione e una scelta, la resistenza al carico concentrato.

La prova di resistenza meccanica

Su di un modulo di pavimento si applica con una macchina idraulica un carico concentrato prefissato, quindi si misura l’abbassamento totale del modulo sulla verticale del carico stesso e la resistenza del sistema per almeno 5 minuti quando sottoposto al carico massimo di sicurezza.
In alcuni casi si aumenta il carico fino alla rottura del pannello.

 

Prove sismiche

 

Il Sistema Access Floor di Nesite è stato sottoposto a rigorose prove relative ad eventi sismici di particolare intensità ed è oggi molto diffuso in centri di elaborazione dati, uffici pubblici e privati, centrali telefoniche, ospedali e in molti altri ambienti che in genere ospitano impianti e strutture ad alta tecnologia.

Si è verificato in modo attendibile e scientifico il comportamento del pavimento sopraelevato di fronte alle sollecitazioni sismiche.

Le prove sono state effettuate all’ISMES di Bergamo, Istituto Sperimentale Modelli e Strutture, che rappresenta uno dei più qualificati Laboratori a livello europeo in questo settore.

Tali prove sono state eseguite su un campione di pavimento in sede reale, e non su di un modello, proprio per verificare realmente gli effetti di un terremoto.

Le conclusioni hanno dimostrato chiaramente che il Sistema Access Floor di Nesite può resistere senza danno ai terremoti della massima intensità oggi conosciuta.

 

PAVIMENTO TIPO

INTENSITÀ DI ECCITAZIONE
SISMICA (in gradi Richter)

RISULTATO

Pannello

Struttura

x

z

xz

 

PLT (WOT-P)

MPS (SST)

8

8

6

nessuna alterazione del pavimento

PLT (WOT-P)

MPC (SAC)

8

10

5,3

nessuna alterazione del pavimento

PG3 (3FT-P)

MPS (SST)

8

10

6

nessuna alterazione del pavimento

PG3 (3FT-P)

MPC (SAC)

8

8

5,3

nessuna alterazione del pavimento

 

Installazione

 

1 - SOPRALLUOGO PER PREPARAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

Innanzitutto occorre verificare che il cantiere sia idoneo a ricevere i materiali destinati al pavimento sopraelevato, alla sua installazione e che sia munito di adeguati servizi quali:
• idonee vie di accesso con automezzi
• sito protetto dalle intemperie per lo stoccaggio dei materiali
• servizio di guardiania
• mezzi di sollevamento per portare i materiali ai piani (gru, ascensori)
• accessi adeguati per l’introduzione dei materiali nei vari locali (porte, finestre, rampe d’accesso)
• adeguata fonte di energia elettrica
• adeguata illuminazione
• il locale dove verrà installato il pavimento sopraelevato dovrà essere pulito e privo di sfridi relativi a precedenti lavorazioni
• il controsoffitto o l’impianto antincendio tipo “sprinkler” eventualmente previsti dovranno essere stati ultimati
• i serramenti esterni dovranno essere stati ultimati
• dove previsto, dovranno essere stati sigillati
i cavedi e gli eventuali giunti di dilatazione strutturali dell’edificio
• è importante inoltre verificare la qualità del sottofondo, che dovrà essere il più possibile liscio, complanare, privo di asperità, ecc.. Una tale finitura si può ottenere eseguendo con cura la fase di gettata della soletta.

Al fine di ottimizzare la realizzazione dell’opera, occorre inoltre considerare un’adeguata assistenza da parte del personale tecnico operativo di cantiere a:
• Installatori
• Direzione Lavori
• Committente

 

2 - Rilievo altimetrico e tracciatura

Dopo il sopralluogo, quando richiesto, viene stabilito un progetto di posa, cioè la traccia della futura trama dei pannelli. Questa, d’accordo con il cliente, serve per ottimizzare il lavoro, compatibilmente con i requisiti estetici.
La trama dei pannelli non è ovviamente univoca, ma esistono delle regole di massima che permettono di ottenere i migliori risultati.

Occorre anche fare un rilievo preventivo delle altezze dei piedini, perchè sebbene questi, nella maggior parte dei casi abbiano già una regolazione in altezza totale di 50 mm., spesso i dislivelli dei solai sono superiori.
Per l’altezza il campo è molto vasto, si va da un minimo di 10 cm circa fino a 1 m (e oltre con relativo
dimensionamento delle colonnine).

 

3 - Montaggio

Il montaggio del pavimento deve avvenire nelle condizioni prima esposte. E’ consigliabile che la soletta dopo essere stata spolverata e aspirata, sia trattata con vernice antipolvere. Questo trattamento si rende assolutamente necessario in caso di utilizzo del plenum come canale di trasporto dell’aria condizionata.

Non esiste un unico metodo di posa, la tecnica di posa dipende dalla capacità e dall’esperienza dei posatori e sostanzialmente dal tipo di pavimento, con traversi o senza traversi.
Per poter avere un riferimento fisso e preciso, tipo un sistema di assi ortogonali, si fissano due fili di nylon alle pareti in modo da creare una croce e per verificare l’ortogonalità dei fili si ricorre alla regola di Pitagora o più semplicemente alla regola 3, 4, 5.

Il punto “O” della Figura 1 è il punto di partenza e di riferimento della posa delle colonnine e dei pannelli. Una volta posata la struttura occorre metterla in piano. A tal scopo si usano vari strumenti, dalle bolle ad acqua con tubo di 15 m, al laser, al teodolite ottico, alle semplici livelle a bolla d’aria da metro con stadia da 3 m. Una volta livellata la struttura si incomincia la posa dei pannelli, in genere è consigliabile partire con la prima fila di pannelli interni ai due assi ortogonali. E anche buona regola verificare che non risultino porzioni di pannello troppo esigue sul perimetro del pavimento.

Per le strutture senza traversi, dove le basi vanno incollate a terra, si procede parallelamente alla posa delle colonnine e dei pannelli, livellandoli con livella a bolla d’aria man mano che si procede. Con questo tipo di installazione non è possibile camminare sopra il pavimento per le prime 24 ore, al fine di permettere alla colla delle basi di asciugare/indurire.

Ultimati i tagli e la posa dei traversi e pannelli destinati alla zona perimetrale del pavimento, la fase finale consiste nel montare le rampe, gradini, chiusure verticali e accessori previsti. Dopo l’installazione, se devono essere realizzati altri lavori sopra il pavimento, è consigliabile proteggerlo con dei fogli di cartone, tessuto non tessuto e polietilene o materiali tipo “faesite”.

 

4 - Tempo di posa

Il tempo di posa del pavimento sopraelevato dipende da diversi fattori:
• esperienza dell’installatore
• attrezzatura in dotazione
• dimensioni, forma e accessibilità dei locali
• tipo di pannello e rivestimento (inferiore e superiore)
• tipo di struttura.

Per una squadra di due persone si possono considerare da 20 a 80 m2 al giorno in funzione dei fattori citati.
Occorre tenere presente che un tempo notevole nell’installazione di un pavimento è richiesto dalla posa e rifilatura dei traversi e pannelli perimetrali. E’ consigliabile quindi far eseguire l’opera a installatori specializzati, muniti di attrezzatura idonea alla posa.

 

5 - Raccomandazioni

Mantenere libero da ostacoli l’accesso al cantiere e all’edificio dove verrà installato il pavimento sopraelevato, in modo tale da permettere lo scarico dei materiali in prossimità delle zone di accesso o dei mezzi di sollevamento.
Mantenere libero da ostacoli anche l’accesso orizzontale agli ambienti e ai dispositivi di sollevamento ai piani, al fine di permettere la facile movimentazione dei materiali tramite transpallets (carrelli semoventi), per i quali occorre predisporre idonei percorsi transitabili anche negli ambienti dove sarà installato il pavimento sopraelevato.
Definire contrattualmente le caratteristiche e i programmi di utilizzo dei dispositivi di sollevamento per la movimentazione verticale dei materiali.

 

6 - Immagazzinaggio in cantiere

Immagazzinare i materiali in locali asciutti e protetti, con temperatura compresa tra 5°C e 35°C e umidità relativa compresa tra 40% e 75%.

 

7 - Condizioni dei locali

Installare il pavimento in locali asciutti, con temperatura compresa tra 5°C e 35°C e umidità relativa compresa tra 40% e 75%, con opere murarie ultimate da non meno di 30 giorni e opere a umido da almeno 15 giorni, provvisti di adeguati serramenti, con soletta di appoggio asciutta, pulita e livellata a frattazzo fine.
Nei locali predisposti per l’installazione, indicare chiaramente il livello del piano finito del pavimento sopraelevato.
Completare tutti gli impianti e le finiture interne degli ambienti, con esclusione delle pareti mobili da posizionare sopra il pavimento, prima di installare il pavimento sopraelevato stesso.
Ai fini della sicurezza e della qualità dell’installazione, nessuno, ad eccezione dell’installatore del pavimento, può camminare sul pavimento sopraelevato durante le operazioni di posa e, nel caso d’impiego di adesivi, anche per le 24 ore successive al suo completamento.

 

8 - Pulizia di cantiere

L’installazione comprende la rimozione dei materiali di risulta che saranno accatastati al piano su pallet in prossimità del pavimento installato e pulito; esclude la loro discesa a terra e trasporto alle pubbliche discariche.
A posa e pulizia ultimate si raccomanda di coprire il pavimento con materiale idoneo alla protezione da eventuali impatti, graffi e abrasioni, dovute alle fasi di ultimazione dei locali che comportano l’installazione di elementi di finitura giacenti sul pavimento (es. pareti mobili, arredi, ecc.). Un materiale idoneo è ad esempio la “faesite” di spessore 2-3 mm o un prodotto similare.

 

9 - Consegna del pavimento

Il pavimento sopraelevato viene collaudato e consegnato non appena ultimata l’installazione in ogni singolo ambiente, prima dell’applicazione di protezioni e rivestimenti (raccomandati) e comunque prima di interventi impiantistici.

 

10 - Controllo finale

Modalita’ di esecuzione e criteri di accettazione del controllo finale in cantiere.

Ad installazione ultimata il pavimento dovrà risultare conforme ai seguenti parametri:
• deviazione consentita dell’allineamento fughe tra i pannelli ± 3 mm
• dislivello consentito tra pannelli adiacenti rilevato in prossimità dei bordi (a pannelli scarichi) ± 1 mm
• dislivello consentito su tutta la superficie del pavimento installato ± 6 mm
NB: salvo diverse disposizioni o richieste della D.L. del cliente, in relazione a raccordi con soglie o altri pavimenti
• tagli perimetrali: gap massimo consentito tra lato tagliato e parete o altro elemento perimetrale da scontornare ≤10 mm
• stabilità del pannello: il pannello deve risultare ben appoggiato su almeno N. 4 punti (escluso adattamenti perimetrali), con un basculamento consentito, rilevato alternativamente su due spigoli opposti del pannello scarico, di ±1 mm.

Guida all'installazione del pavimento sopraelevato

 

Valgono preliminarmente per ogni installazione e struttura le indicazioni generali di seguito descritte.

1. Accertarsi che il fondo in calcestruzzo sia idoneo a ricevere la struttura adottata. In generale si può dire che più la soletta è regolare e migliore sarà la facilità di posa e il risultato finale.

2. Accertarsi che il locale dove deve essere installato il pavimento sia sgombero da qualsiasi materiale risultante da precedenti lavorazioni e sia ben pulito.

3. Accertarsi che le opere murarie siano state ultimate da un periodo di tempo sufficientemente lungo in modo che i locali non presentino umidità.

4. Verificare che siano state completate tutte le installazioni complementari e in particolare i serramenti esterni.

5. Quando previsto, verificare che il fondo in calcestruzzo sia stato primerizzato con vernice antipolvere.

6. Controllare i materiali in modo da poter eventualmente determinare le quantità mancanti.

7. Determinare il punto più alto e più basso del locale per verificare l’esatta altezza delle colonnine.

8. Per diminuire la possibilità d’errore consigliamo di procedere nell’installazione a zone di non più di 100-200 mq, valore comunque variabile secondo l’esperienza del posatore.

9. Anche per le strutture con traversi in alcuni casi è necessario il fissaggio delle basi alla soletta con collante o tasselli, come ad esempio nelle seguenti situazioni:
- altezza superiore a 60 cm
- in prossimità dei giunti
- in caso di pavimento privo di muratura di contrasto perimetrale (es.: facciate continue)
- in genere quando si voglia conferire una maggiore stabilità e rigidità al pavimento sopraelevato.

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